Un monaco ed eremita dolce e austero al tempo stesso di rigore e di accoglienza che dona il senso del mistero e del miracolo è un santo che convince colpisce anche chi con la religione in particolare con la chiesa cattolica non ha nulla a che fare.
Indice
San Charbel dalla morte una luce illumina il cielo e profuma di paradiso
Santuario di San Charbel Annaya Libano
Libri e Risorse su San Charbel
La vita di San Charbel
Monaco eremita libanese chiamato sole d'oriente che merita di essere conosciuto e invocato. Proclamato santo da Papa Paolo VI nel 1977 è un'immagine di monaco ed eremita dolce e austera al tempo stesso di rigore e di accoglienza che dona il senso del mistero e del miracolo è un santo che convince colpisce anche chi con la religione in particolare con la chiesa cattolica non ha nulla a che fare.
Charbel è un santo appartenente alla chiesa cristiana cattolica maronita del libano.
Questa chiesa ha l'onore di avere come lingua liturgica l'aramaico che notoriamente è la lingua parlata da Gesù, da sola questa Chiesa è rimasta cattolica romana. Nasce la 8 maggio 1828 da una famiglia timorata di Dio. Famiglia di persone semplici che vivono sui monti pietrosi e quasi inaccessibili del libano a circa 1300 metri di altitudine è il quinto figlio di una famiglia dove si prega che recita il rosario.
Mostra subito di una grande bontà e dolcezza.
Di nome Giuseppe, una buona istruzione in famiglia cresce laborioso custodendo le capre e accompagnando gli animali al pascolo, una vita semplicissima da ragazzo, ma spesso andava in una grotta che aveva attrezzato con una statuetta della madonna e la pregava a lungo il suo cuore si può dire che fin da ragazzo da giovane ha già scelto Dio. Dio proprio come unico interesse della sua vita ecco allora la coraggiosa decisione che prende inaspettatamente a 23 anni una notte nel segreto senza far rumore prese poche cose e lasciò la sua casa proprio di nascosto era una scelta coraggiosa e anche dolorosa per la famiglia, ma per lui era diventata una scelta necessaria camminò fino al convento collegato al santuario mariano deciso a non tornare più indietro.
Dopo il noviziato intensificando la preghiera il digiuno si preparò alla professione religiosa.
Prese il nome di Sharm El Sheikh era una martire locale. Dopo la necessaria formazione teologica fu ordinato anche sacerdote fu ordinato il 23 luglio 1859 aveva allora 31 anni fu destinato al convento di Annaya. Evitò di passare dal suo paese natale dove tutti lo aspettavano per la celebrazione solenne della prima Santa Messa era proprio il segno quanto mai chiaro ed eloquente del suo completo radicale distacco dal mondo e anche dalla sua famiglia nei suoi cari.
Ma non gli bastava infatti dopo 16 anni di convento chiese di ritirarsi definitivamente nella clausura di un eremo.
Lo fece per vivere proprio da eremita tornava ai suoi compagni monaci solo nella preghiera dell'ufficio notturno che avveniva nella piccola chiesa dell'eremo e poi tornava nella sua cella in piena solitudine. Li trascorse la sua vita da eremita, muore in una notte fredda spazzata dal vento gelido dei monti il 24 dicembre 1898.
Era la notte santa della vigilia di natale il 24 dicembre 1898. Il suo corpo avvolto fu deposto nella nuda terra.
Sepolto nella fossa del cimitero attiguo alla cappella tutto sembra finito e invece... incominciano le meraviglie si raccontano fatti veramente sbalorditivi subito ecco i numerosissimi miracoli avvengono accanto a quel corpo a quella tomba avvengono prodigi. In quei giorni conversioni primo a centinaia poi a migliaia, un liquido rossastro di composizione sconosciuta emana abbondante dal corpo. Nel 1927 dopo 28 anni dalla morte viene esumato il corpo fu trovato perfettamente conservato incorrotto lo stesso avvenne nel 1952 è così il monaco eremita fu proclamato beato nel 1965 e santo il 9 ottobre 1977 sempre dal papà Paolo VI.
Da monaco eremita non era sempre in ginocchio a pregare ma svolgeva anche dei lavori tipici dei monaci per vivere.
Si occupava di piantare e bagnare le piante, coltivare gli orti, occuparsi anche degli animali, ma eseguiva i lavori più bassi e pesanti nel monastero con grande umiltà. È stato isolato nella sua cella il più possibile vigilando sui sensi e sulla sua persona quindi usciva solo per necessità e per lavoro. visse da vero eremita distinguendosi dagli altri monaci e questo per 23 anni.
Era isolato da ogni contatto con il mondo.
Come si è detto l'incontro con qualche pietoso confratello che gli portava il poco cibo di cui aveva bisogno mangiava una sola volta al giorno un solo cibo per volta senza carne e senza frutta. Era alto di statura avevo sempre nobili e particolari maniere di comportarsi emanava serenità e pace infatti era sempre calmo e sereno di poche parole parlava a bassa voce con cortesia e viveva soprattutto la povertà in modo talmente radicale che neppure il più grande poveraccio indigente avrebbe accettato il suo cibo, il suo letto, i suoi vestiti Non accettava abiti nuovi neppure dietro le insistenze del superiore, ma lo pregava di fornire gli abiti dismessi dagli altri monaci.
Quando lavorava nei campi e nella vigna zappava con lena, ma con lo sguardo abbassato.
Senza guardarsi intorno teneva il cappuccio calato sugli occhi e non lo sollevava neppure per asciugarsi il sudore che gli colava dalla fronte si fermava solo per farsi di tanto in tanto con calma con solennità il segno della croce e si capiva che durante il lavoro pregava senza interruzione. Se gli ordinavano di portare dei carichi pesanti o dei rami spinosi ubbidiva senza lamentarsi. Egli era un esempio per tutti soprattutto grazie alla sua obbedienza monastica quindi partecipava anche attivamente alle attività del monastero in certe circostanze collaborando con gli altri monaci desiderava però la vita eremitica come manifestazione piena della consacrazione monastica. Ai tre voti monastici ne aggiunse un quarto cioè il voto di umiltà era l'uomo del silenzio della semplicità, il silenzio era indispensabile per lui per pensare a Dio.
Il suo letto era un pagliericcio di foglie di quercia rivestito con tappeto di capra e un panno logoro.
Era sollevato da terra per mezzo di due assi legate con una corda un sasso a volte uno straccio fungeva da guanciale; non mangiava e beveva nulla fuori dei pasti. Anche se San Charbel era riservatissimo si poté conoscere che si infliggeva penitenze di ogni tipo e non si lamentava mai di nulla rimanendo sempre amabile anche nella sofferenza e nelle contrarietà.
Charbel aveva un rapporto con Dio.
Sin da ragazzino si ritirava spesso una grotta a pregare davanti a un immagine della madonna, ma guidato dei monaci imparò attraverso le sacre scritture a vivere una vera vita contemplativa in compagnia di Dio. Il modo con cui Charbelsi faceva il segno della croce dava un senso di grande e benefica compostezza segno di una grande fede, restava ore ore in ginocchio davanti al tabernacolo per implorare certe grazie, cercava un forte incontro con i santi si aiutava con le immagini che aveva collocato alle pareti della sua cella. Avevo una grande venerazione oltre che per la madonna per i santi Pietro e Paolo per sant'Antonio Abate e per San Marone.
Quando confessava leggeva nel cuore delle persone.
Portava in tutti la riconciliazione e tanta tanta pace interiore la sua persona emanava un fascino straordinario la gente avvertiva in lui la presenza e l'azione di Dio. L'acqua benedetta da lui operava meraviglie annientava maledizioni fatture incantesimi, arrivano numerose guarigioni di malati e infinita di guarigioni, questo mentre era in vita, ma come abbiamo detto le meraviglie di Dio si manifestarono in maniera incredibile dopo la morte.
San Charbel alla morte illumina e profuma di Paradiso
Ecco la straordinaria storia legata al corpo incorrotto: incalcolabile la lista dei miracoli e delle guarigioni che avvennero. All'indomani della morte, cinque mesi dopo la sepoltura una luce intensissima partiva da quella tomba, una luce così intensa che fu vista fino a 40 chilometri di distanza.
Si fece la riesumazione della salma, il corpo era quello di un uomo vivo che dorme.
Da esso usciva abbondante liquido rossastro di composizione sconosciuta simile al sangue al cui contratto avvenivano guarigioni, miracoli e conversioni, primo a centinaia e poi a migliaia. Nel 1927 si fece una nuova ricognizione del corpo a 29 anni dalla morte e risultò ancora perfettamente conservato incorrotto e un liquido misterioso continuava ad uscire nel 1952 si fece ancora una di sepoltura e il corpo apparve intatto ancora morbido ed elastico come vivo anche se completamente ricoperto e bagnato fradicio come sempre da quel liquido rossastro.
San Charbel sole d'oriente, il guaritore, chiamato anche profumo del libano.
È ricordato da tutti: cattolici ortodossi, musulmani e atei prova che c'è un Dio, è un Dio Padre di tutti, un Dio che ha mandato sulla terra Gesù il salvatore. San Charbel si ricorda che i beni di questo mondo non portano la felicità. Egli compie miracoli in oriente come Padre Pio in occidente, ancor più e verso persone di altre religioni in tutto il mondo. Guarì completamente un paralitico dalla nascita che si recò davanti alla sua tomba. Questo da subito accrebbe la sua popolarità e i monaci cominciarono ad annotare i miracoli, ma il lavoro ben presto divenne insostenibile. Da allora fino ad oggi numerosi miracoli si susseguono in tutto il mondo grazie a San Charbel il quale appare anche negli ospedali e dove è chiesto il suo aiuto.
Le parole di San Charbel
- Il peccato ti dà solo ansia, tristezza, infelicità e vuoto.
- Se una persona non si trasforma in amore, muore.
- La croce è la chiave della porta del paradiso.
- La tua debolezza è da superare, non da usare come pellegrinaggio.
- Santifica il momento presente della tua vita.
- La santità è uno stato di trasformazione permanente dalla materia alla luce.
- La santità è una grazia e una volontà, la grazia è di Dio e la volontà proviene da te.
- Credere ed essere incoraggiati a dare testimonianza.
- Amo essere santificato.
- Guida i tuoi sensi per glorificare Dio.
- Il segno più importante, più grande e più sacro è il segno della croce.
- Il messaggio più importante e più grande è il messaggio del Vangelo.
- Il versetto più importante e più grande è l'Eucaristia.
- L'uomo desidera molte cose di cui non ha bisogno e ha bisogno di molte cose che non desidera.
- Se non rimane innamorata, piangerà per lei.
- La saggezza è controllare te stesso.
- Dio è amore, Dio è vero, Dio è vero amore.
- L'uomo non raggiunge se stesso se non attraverso l'amore.
- Dal cuore di Dio è uscito l'uomo, e al cuore di Dio ritorna.
- La tua felicità non è nella pietra, non dà felicità.
- La tua felicità non viene dagli esseri umani perché non ce l'hanno.
- L'uomo è molto più prezioso dell'oro, l'uomo è figlio di Dio e il suo valore è da lui e in lui.
- L'oro non libera una persona dalle sue catene, ma piuttosto la rende più splendente.
- Fa che tutta la tua vita sia preghiera e servizio.
- La tua ricchezza è misurata dalla mancanza dei tuoi bisogni e non dall'abbondanza dei tuoi beni.
- Non iniziare nulla sulla terra a meno che non finisca in cielo.
- Non camminare in un sentiero sulla terra se non ti porta in cielo.
- Se vuoi giudicare qualcuno, giudica prima te stesso.
- Perché il sentiero dell'umanità sta discendendo e il sentiero di Dio è il suo sentiero?!.
- L'amore è universale, senza limiti e senza condizioni.
- La santità non è una possibilità, ma la santità è una scelta.
- Pianta la terra con la preghiera e l'incenso. Siate santi e santificate la terra”.
- Il cristianesimo non è né una religione né un tempio, né un libro né un tempio: il cristianesimo è la persona di Gesù Cristo stesso.
- Non dimenticare che non sei di questo mondo, non annegare in esso, attraversalo.
Sorgi da esso e innalzalo al Signore per la potenza del Signore. - Solo Gesù Cristo è in grado di liberare tutti gli esseri umani da tutti i loro pesi, fardelli e fardelli, perché uno schiavo non può liberare uno schiavo.
- Sii pienamente impegnato nella Chiesa e in tutti i suoi insegnamenti, e persevera nella preghiera senza annoiarti, onora la Vergine Maria e armati del rosario, perché il nome di Maria dissipa le tenebre e schiaccia il male.
- Una lacrima di pentimento non cade se non sulla guancia di un credente coraggioso.
- Mantieni calda la famiglia, perché il calore di tutto il mondo non può compensarlo.
- Dalla Croce, dalla Chiesa, dal Vangelo e dall'Eucaristia, siete santificati. Dio ti ha creato per essere santificato, non per morire... la santità non è un'opzione per la santità".
- L'uomo non realizza la verità se non nel mondo di Dio.
- A che serve la velocità e la corsa se la direzione è sbagliata?
- I tuoi cinque sensi sono incompleti, la sensazione è ciò che li completa.
- Non puoi andare alla santità senza passare attraverso l'umanità.
- Le cose che ti accadono sono molto più importanti delle cose che ti accadono.
- Lascia le tue preghiere al Signore, le rocce che si spezzano, le sorgenti che esplodono di silenzio, le rocce che ascoltano la salah e le sorgenti che parlano, e tutti pregano e glorificano Dio.
- Se Cristo non è in te, come puoi darlo ai tuoi figli?
- La prima arma essenziale contro Satana è l'onestà. Ogni parola di verità che dici è una freccia che scagli nel cuore degli empi.
- Confessa i tuoi peccati uccidendo il male che è in te, tutta la preoccupazione di Satana è che ti sta distraendo da Dio.
- La tua preghiera privata con il Signore ti mette nel cuore del Signore, la
tua preghiera familiare nel seno della famiglia ti mette nel seno della Trinità e la
tua preghiera collettiva nel cuore della Chiesa ti conferma nel corpo di Cristo
Miracoli di San Charbel
Dal giorno della Sua morte diversi miracoli al giorno si realizzano davanti la Sua tomba, ciechi vedono, sordi sentono, infermi camminano, di ogni confessione religiosa... Per un periodo dopo la Sua morte di notte una luce visibile da molto lontano esce dal luogo di sepoltura. I miracoli continuano dopo la riesumazione dopo decenni quando viene scoperto il corpo nello stesso stato cioè quello di un uomo vivo, integro e senza rigidità. Dalla nuova tomba trasuda dalla pietra tombale un liquido miracolo che fa il giro del mondo. Da allora i miracoli di San Charbel che vuole dire in ogni modo abbiate fede nell'Amore di Dio, credete, Amate, con l'Amore di Dio, stando con Dio, la vita è molto più di quello che appare...
Miracolo prodigioso di San Charbel
Il miracolo di San Charbel alla mamma filippina
Il bimbo miracolato da San Charbel
Tra le innumerevoli azioni dell'Amore divino per mezzo di San Charbel una giovane non vedente è guarita. La grazia di Dafne
L'Amore Puro energia ed essenza di Dio guarisce, il rimediare la cecità è narrato frequentemente dai Vangeli, per indicare che la cecità è anche dell'Anima quando non si accorge dell'immensità della grandezza dell'Amore che è essenza di Dio. A Phoenix in Arizona Dafné Gutierrez una giovane non vedente a causa di una patologia mai risultata reversibile che l'aveva colpita alcuni anni prima ha ascoltato il consiglio del parroco di chiedere la guarigione in occasione del passaggio delle reliquie del santo nella zona. Il parroco la benedice e le tocca la testa il 16 gennaio, il 18 gennaio si sveglia e sente dolore alla testa, una pressione agli occhi, li apre e ci vede da entrambi.
Ora Dafné vede con gli occhi e con l'Anima, sa che l'Amore compie azioni soprannaturali. Dio attraverso San Charbel diffonde anche così il messaggio dell'Amore soprannaturale dello Spirito Santo.
L'Amore Puro, di cui si nutre l'Anima, è creazione divina ed è naturalmente soprannaturale.
Quando il mondo saprà pienamente del potere dell'Amore questo aprirà gli occhi e la superbia svanirà, c'è da augurarsi davvero che tutti siano coinvolti nel vedere...
Notizia sul giornale AsiaNews sul miracolo di San Charbel che lo ha reso famoso negli Stati Uniti.
Video in lingua inglese Dafne racconta della sua voce ottenuta da San Charbel
Olio di San Charbel
L'olio ricorda due eventi di Charbel il primo quando per accendere la sua lampada al fine di leggere le scritture di notte nella sua cella lo chiese in cucina nel monastero, ma il cuoco per la carestia ebbe l'ordine di non fornirlo quindi riempì d'acqua la lampada di San Charbel. San Charbel non sapeva del nuovo ordine di non usare l'olio perché viveva appartato rispetto gli altri monaci. La sera andò nella sua cella e la notte la sua cella rimase illuminata mentre pregava e leggeva nonostante la sua lampada fosse stata riempita di acqua.
Il secondo è il liquido sconosciuto miracoloso che abbondante trasudava per decenni dal suo corpo intatto dopo la morte. Oggi dall'ordine maronita libanese facendone richiesta si può avere per posta l'olio della lampada miracoloso di San Charbel, benedetto e fornito con dell'incenso ed una piccola reliquia di stoffa. Qui si trovano tutte le informazioni nel il sito internet dell'ordine dei maroniti fondato da San Marone Santo del quale San Charbel aveva una particolare devozione. Le informazioni sono in italiano e provengono dal monastero maronita con sede a Roma.
Biografie Video
Via di San Charbel
Documentario storico: "San Charbel; il Santo Guaritore"
Breve video: "San Charbel: il Padre Pio del Libano"
Santuario di San Charbel Annaya Libano
Musica di San Charbel
Non si contano i miracoli di San Charbel
tra gli altri il suo olio, ecco una canzone meravigliosa a Lui dedicata
Libri e risorse sul web su San Charbel
Sito ufficiale San Charbel in Italia
Tutti i libri reperibili online